venerdì 1 luglio 2011

BON TON A TAVOLA





COME APPARECCHIARE LA TAVOLA

  
Il pranzo e le cene importanti prevedono l’utilizzo del sottopiatto, che per tutta la durata del pranzo non sarà mai tolto, il piatto piano e il piatto fondo
.
A destra dei piatti deve essere posizionato il coltello con la lama rivolta verso l’interno, il cucchiaio e l'eventuale coltello da pesce..

A sinistra dei piatti una, due forchette o tre forchette, secondo il menu, e il tovagliolo piegato in modo semplice, a rettangolo o a triangolo. Il tovagliolo sarà sempre alla sinistra del piatto o sopra di esso. Seduti a tavola il tovagliolo va aperto e appoggiato sulle ginocchia. A fine pranzo deve essere lasciato alla sinistra del piatto senza essere ripiegato.

In alto, sopra il piatto, le posate da dessert con il manico della forchettina a sinistra, il coltellino o il cucchiaino con l'impugnatura a destra;

Sopra le posate di destra i bicchieri fino ad un massimo di quattro, con questo ordine partendo da sinistra: bicchiere grande per l'acqua, bicchiere medio per il vino rosso, bicchiere per il vino bianco; sopra, a questa disposizione, l'eventuale bicchiere per  lo spumante;

Sopra le posate di sinistra il piattino per il pane ed eventuali segnaposti dietro le posate da dessert. Il sale e il pepe negli appositi contenitori o in ciotoline provviste di adeguato cucchiaino, i quali vanno messi a disposizione o tra due posti tavola oppure in ogni posto tavola. Nel caso di un evento informale è possibile posizionare soltanto un macinapepe ed una saliera.

schema cena formale

 1 = sottopiatto
 2 = piatto piano
 3 = piatto fondo
 4 = coltello da pasto
 5 = coltello da pesce
 6 = cucchiaio da brodo
 7 = forchetta antipasto
 8 = forchetta da pesce
 9 = forchetta da pasto
10 = tovagliolo
11 = forchetta frutta
12 = coltello frutta
13 = cucchiaio dessert
14 = bicchiere vino bianco
15 =  bicchiere vino rosso
16 = bicchiere acqua
17 = bicchiere calice flute
18 = segnaposto
19 = piatto per il pane o burro+coltello da burro




schema cena informale


 1 = sottopiatto
 2 = piatto piano
 3 = piatto fondo
 4 = coltello da pasto
 5 = cucchiaio da brodo
 6 = forchetta da pasto
 7 =tovagliolo
 8 = coltello frutta
 9 = forchetta frutta
10 = cucchiaio dessert
11 = bicchiere acqua
12 = bicchiere vino




Una tavola ben apparecchiata e' indice di raffinatezza e di buona educazione e dimostra inoltre, l'attenzione e la cura che i padroni di casa hanno verso gli ospiti.



 COME SEDERSI A TAVOLA


I padroni di casa siedono a capotavola, alla loro destra gli ospiti più importanti e alla sinistra quelli che vengono subito dopo in ordine di importanza. Si devono alternare sapientemente uomini e donne, si devono dividere gli ospiti che lavorano assieme o soci in affari o parenti fra loro o coppie di lunga data o persone che notoriamente non hanno un buon feeling mentre è buona abitudine avvicinare le giovani coppie di fidanzati. La sapiente distribuzione dei posti è un particolare indispensabile per la riuscita della cena o del pranzo, un giusto mix per evitare sgradite conversazioni private o addirittura liti. A parità di importanza va data la precedenza all'ospite più anziano. La conversazione a tavola è un arte, il silenzio non è adatto ai piaceri della tavola.




Tavola  6 commensali


 




 COMPORTAMENTO A TAVOLA


Il momento del pasto e' un momento di relax e di distensione, ma non per questo bisogna lasciarsi andare al punto da dimenticare le buone maniere.
Ecco un elenco di cio' che bisogna o non, bisogna fare a tavola.
Prima di sedersi occorre lavarsi le mani. Quando si e' ospiti in casa di qualcuno si arriva con le mani pulite, ma in occasioni particolari si può chiedere il permesso di andare a lavarsele.
Mangiando non bisogna tenere una posizione curva e troppo vicina al piatto, bensì rimanere diritti, non rigidi, e portare il cibo alla bocca alzando il braccio. Non si devono appoggiare i gomiti sulla tavola, ma tenerli lungo i fianchi.
Appena ci si siede si spiega il tovagliolo sulle ginocchia. E' da maleducati legarlo intorno al collo o infilarlo nel colletto della camicia. Alla fine del pasto non si ripiega, ma lo si riappoggia alla sinistra del piatto prima di alzarsi. In famiglia, invece, lo si piega per riporlo nel portatovagliolo.
Prima di iniziare a mangiare si aspetta che tutti i commensali siano serviti e che la padrona (o il padrone) di casa prenda il primo boccone. Se gli ospiti sono numerosi e la padrona invita ad iniziare per non far raffreddare il cibo, è consentito incominciare.
Non si deve toccare il cibo con le mani, tranne il pane ed alcuni frutti.
Il pane non si taglia ma si spezza. Lo stesso i grissini che non vanno mai morsicati.
Se qualche cibo richiede la presenza delle coppette lavadita, non vi si immerge tutta la mano, ma solo la punta delle dita e ci si asciuga poi nel tovagliolo. Non bisogna mai, assolutamente mai, portare alla bocca il coltello.
Il cibo che si trova nel piatto non va tagliato in tanti pezzetti, ma un boccone per volta, mano a mano che lo si mangia.
Dopo aver messo un pezzetto sulla posata, si deve subito introdurlo in bocca.
Ci si serve dal piatto di portata con le apposite posate e non si puà adoperare la propria forchetta già usata per servirsi ancora. Ugualmente il cucchiaino con cui si è già mescolato il. tè o il caffè non può essere utilizzato per prendere altro zucchero dalla zuccheriera.
Il cibo deve rimanere nel centro del piatto: non va schiacciato o spinto verso il bordo.
Se una vivanda o una bibita è troppo calda è meglio aspettare che si raffreddi, per evitare di fare boccacce dopo essersi scottati. È molto maleducato soffiare sul cucchiaio o sul piatto per raffreddare il cibo.
Prima di mangiare un boccone bisogna fare attenzione che non contenga qualche parte di scarto, per non essere poi costretti a sputarla.
I noccioli della frutta o le parti di scarto, inavvertitamente messe in bocca, non si lasciano cadere direttamente nel piatto. Se sono stati portati alla bocca con una posata si fanno scivolare su di essa e poi sul piatto, se con le mani si depongono nella mano chiusa a pugno che li riporta sul piatto.
Le posate si usano facendo il meno rumore possibile. Il cucchiaio non deve essere riempito troppo, perchè portandolo alla bocca una parte del contenuto potrebbe ricadere nel piatto.
Per raccogliere le ultime cucchiaiate di minestra il piatto fondo va inclinato verso il centro della tavola. Finito di mangiare, il cucchiaio rimane nella fondina perpendicolare alla persona. Se si è bevuto il brodo in tazza, invece, il cucchiaio andrà posato sul piatto sottotazza.
Il consommé in una tazza coi manici e qualsiasi bevanda servita in tazza vanno bevuti direttamente da essa. Il cucchiaio, che non deve mancare, serve solo per mescolare.Quando si smette un attimo di mangiare per bere o per parlare, si mettono le posate obliquamente con le punte del coltello e della forchetta che si incrociano, con i rebbi della forchetta all'ingiù e la lama del coltello verso il centro del piatto. Non e' per niente fine appoggiarle come i remi di una barca.: una a destra ed una sinistra del piatto con la punta sul bordo e il manico sulla tovaglia.


Attesa
 
Quando si e' finito di mangiare si lasciano le posate sul piatto, perpendicolarmente alla persona con i manici sul bordo.


Fine del pasto 

Prima di bere e dopo aver bevuto bisogna pulirsi le labbra con il tovagliolo: prima per non lasciare sgradevoli impronte sul bicchiere e dopo per asciugarsi la bocca.
Con la bocca piena non bisogna bere e ancor meno parlare.
Versando da bere non si deve riempire il bicchiere fino all'orlo. La stessa regola di non riempire troppo le tazze o i bicchieri deve essere osservata da chi versa il tè, il caffè o i liquori. Nel bere non bisogna alzare troppo il braccio o sollevare il mignolo.
Mentre si mastica occorre tenere la bocca chiusa per non produrre fastidiosi rumori. Se per disgrazia a qualcuno dovesse sfuggire un ruttino, cerchi di soffocarlo il più possibile coprendosi la bocca con il tovagliolo o con la mano, dopo di che si scusi con gli altri commensali.
Le salse dense non vanno versate sul cibo, ma messe sul piatto accanto ad esso. I condimenti liquidi invece si versano direttamente sulla carne.
Non e' permesso "fare scarpetta", raccogliere cioè la salsa nel piatto con un pezzetto di pane.
I biscotti o il pane non vanno intinti nel caffè, nel tè, nella cioccolata e tantomeno nel vino.
Per mangiare il pesce non bisogna usare il coltello normale: se manca quello da pesce si usa solo la forchetta e ci si aiuta con un pezzetto di pane.
Le uova, tutti i cibi molli e l'insalata si mangiano con la sola forchetta.
Non si possono rifiutare le pietanze che vengono offerte, neppure se non piacciono.
Quando non si vuole che il bicchiere venga riempito, non lo si copre con la mano, ma si fa un semplice cenno.
Occorre sempre dire "per favore" e "grazie" quando si chiede al commensale vicino di passare qualche cosa.
Non e' ammesso usare stuzzicadenti per rimuovere i pezzetti di cibo che si sono incagliati nei denti. Se il fastidio è insopportabile si chiede scusa agli altri commensali e si va un attimo in bagno.
Se capita di trovare un capello o qualcosa di sporco nel piatto lo si toglie il più discretamente possibile, in modo che gli altri commensali non notino lo spiacevole incidente. Se la padrona di casa si accorge che c'è qualcosa che non va, prega l'ospite di non toccare il cibo e provvede rapidamente a sostituirgli il piatto. Quando si è al ristorante si può chiedere al cameriere di portare un nuovo piatto. Gli altri convitati faranno finta di nulla e non indagheranno sull'accaduto.
A tavola non bisognerebbe mai fumare. Chi non sa resistere, dopo aver chiesto il permesso della padrona di casa, può accendersi una sigaretta, non prima però del dessert.


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